In Piazza Maggiore trovate
- San Petronio, una delle più grandi chiese cattoliche del mondo, con la meridiana del Cassini (1665): divertitevi a spiare i raggi del sole che si presentano all'appuntamento sul marmo rosa del pavimento.
- Palazzo d' Accursio – più che un palazzo comunale è una cittadella fortificata con torri e mura merlate con la statua di Gregorio XIII che benedice i passanti.
Se avete voglia di vedere qualcosa di speciale, ci sono tre o quattro cose da non perdere. Intanto, passando dal cortile interno di Palazzo D' Accursio, salite lo Scalone monumentale. Al primo piano ci sono le affrescate Sala Ercole e Sala Rossa con le finestre che danno sulla piazza. Al secondo piano le Collezioni comunali d'arte, l'emozionante Museo Morandi (la raccolta fu donata a Bologna dalla sorella del pittore delle famose bottiglie), la Sala e la Cappella Farnese.
Se invece entrate dall'ingresso di Piazza Nettuno, vi tufferete in Sala Borsa, uno spazio suggestivo con i ballatoi di marmo, le volte affrescate e i pavimenti di cristallo dai quali si vede il Foro romano dell' antica " Bononia" , sede di una frequentatissima biblioteca pubblica, con molte postazioni internet e una delle più grandi librerie multimediali d'Europa, aperta sette giorni su sette, dalle 9.00 alle 24.00.
Altre visite delle quali non pentirsi? Il Museo Civico Archeologico, che ospita la celebre collezione sull' Antico Egitto, la Pinacoteca Nazionale, con la sua sfilata di "star": Giotto, Raffaello, Parmigianino, Carracci, Guido Reni.
La chiesa sconsacrata di Santa Lucia, in via Castiglione, che oggi è l'Aula Magna dell'Università.
Per il resto, il consiglio è: passeggiate.
Bologna è la città dei portici, i più lunghi del mondo: 47 chilometri. I più pittoreschi sono quelli dei vicoli intorno alle Due Torri (a proposito, si può salire a piedi sulla più alta, quella degli Asinelli).
E se il giorno è già finito, allora mettetevi in ghingheri: sicuramente troverete uno spettacolo o un concerto che attirerà la vostra attenzione fra le decine in cartellone ogni sera nella notte bolognese. Magari un'opera lirica in quel tempio sacro che è il Teatro Comunale.
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